Bentornati cari FollowHz,

state pronti per esplorare l’ignoto!

Il PlayStation Showcase ha fatto molto parlare di se per alti e bassi inaspettati, ma siamo sicuri di non aver alzato troppo le aspettative?

Le mosse di marketing di PlayStation sono sempre state incomprensibili, scegliendo distacco dai maggiori eventi del settore per creare dei propri grandi livestream legati all’identità dell’azienda stessa nel periodo preso in analisi. Svolta dunque una copertura completa dell’E3, non poteva mancare un approfondimento incentrato proprio sul PlayStation Showcase 2021.

Le attese per questa conferenza erano alle stelle, dato il grande pregio dei PlayStation Studios, ormai fuori dai riflettori da tempo immemore. Tralasciando i ragazzi di Guerrilla Games ed Insomniac Games, protagonisti di alcuni State of Play dedicati e di pubblicazioni videoludiche tanto attese, numerosi studi sono rimasti in silenzio tombale. Sucker Punch Productions, Bend Studio, Naughty Dog e perfino Team Asobi. Solo alcuni nomi di una lunga lista di team con nessuna nuova IP annunciata.

Oltre alle citate esclusive, ci si aspettava anche una partecipazione di alcune delle proprietà intellettuali più importanti per la storia di PlayStation. Esempio lampante Crash Bandicoot, che era pronto a tornare con un nuovo videogioco data la massiccia campagna marketing soffermata sul misterioso Wumpa League. Tanti gli indie inoltre che potevano essere presi in considerazione, tra nuove info su Sifu, Little Devil Inside e Stray. La realtà, però, si è rivelata molto diversa, ma non per questo priva di sorprese, anche se le aspettative erano alle stelle.

PlayStation Showcase: Third Party e Backlog.

PlayStation Showcase

La prima parte del PlayStation Showcase è stata completamente dedicata ad alcune proposte estranee dall’esclusività della console Sony, in favore ad operazioni commerciali non indifferenti. Parliamo proprio di Tiny Tina’s Wonderlands, spin off di Borderlands ispirato dal mondo dei fantasy classici ruolistici, dunque carichi di riferimenti a Dungeons & Dragons e GDR cartacei, mantenendo l’anima looter shooter della storia del brand. Uscita fissata per il 22 Marzo 2022.

Stesso identico ragionamento per Guardians of the Galaxy di Square Enix, che dopo i 20 minuti di gameplay dello Square Enix Presents dell’E3 2021 torna a mostrarsi con ben poche novità e numerose scene riciclate da vecchi trailer. Ben più interessanti le proposte legate a sorprese e vecchi ritorni, in un backlog che ha stupito per varietà di proposte.

Forspoken, il rimodernato Project Athia, torna a far parlare di se per frenesia e scelte narrative. Infatti se dal lato del gameplay possiamo comprendere l’essenziale intervento dell’SSD, che permette di caricare con fluidità sezioni a schermo senza compromettere animazioni e prestazioni, per quanto concerne il comparto narrativo parliamo di un classico incipit da isekai animato, dunque protagonista evocato in un altro mondo magico e fantastico rispetto alla nostra ambientazione comune per adempiere ad una missione complessa. In arrivo nella Primavera del 2022.

Project Eve, invece, mette in mostra le sue molteplici ispirazioni. Prendendo pezzi dalla saga di Nier, impostando la trama su un protagonista in stile Bayonetta e parlando di un mondo apocalittico che prende a pieno da recenti iterazioni animate e videoludiche, l’identità del gioco non risulta molto chiara, anche se toni di originalità riescono ad emergere da questo calderone di elementi già visti.

Grande prima sorpresa risulta il remake di Star Wars Knights of the Old Republic, ideato dal team che originariamente lavorò con Bioware al progetto e di cui si sa veramente poco. Una mossa che però lascia intravedere un nuovo interessante volto di Electronic Arts. Un’ulteriore remastered è stata annunciata, ma per un titolo sorprendente. Alan Wake torna in rispolvero con un’edizione per la prima volta pubblicata su PlayStation, che subito si è dimostrata una scelta azzeccata, facendo tutto esaurito in numerosi retailer di videogiochi.

Ulteriori approfondimenti per Deathloop, che mette nuovamente in primo piano la componente psicologica di personaggi ormai stanchi di combattere una guerra in cui la morte rappresenta un destabilizzante ritorno all’inizio delle vicende, e Ghostwire Tokyo, che pone il focus sulla presentazione del principale comprimario, un uomo maledetto che dovrà affrontare mostri appartenenti alla sfera degli Yokai giapponesi per riportare Tokyo alla normalità. Se da vecchi trailer potevamo essere incuriositi dalla nuova creatura di Shinji Mikami, adesso non si può che attendere di mettere le mani su un gioco così carico di stile ed unico nel suo genere.

PlayStation Showcase: Studios interni e nuove esclusive.

PlayStation Showcase

La parte dedicata ai PlayStation Studios non poteva che essere molto più romantica rispetto che legata all’ambito economico. Indubbio lo studio svolto per questo PlayStation Showcase nel comprendere le maggiori attese del pubblico, lasciando indietro numerosi prodotti interessanti ma mettendo in moto un grande lavoro legati a grandi e forti fanbase.

Dunque niente Infamous ma i supereroi non sono mancati, con un’Insomniac Games sempre più legata al mondo Marvel rispetto che a produzioni originali, imbastendo sequel e nuovi arrivi. Come non citare il nuovo gioco su Wolverine, all’apparenza brutale e violento con contenuti maturi preannunciati dal cinematic trailer presentato. Si parla di accettazione del diverso, e le scene da bar con risse e uccisioni non possono che ricordare il retaggio del supereroe della casa delle idee.

Spazio anche a Marvel’s Spiderman 2, che oltre a fondere (in ambito gameplay) definitivamente Miles Morales e Peter Parker in un unico prodotto, promette l’arrivo del villain Venom nel roster di questo universo narrativo, nella speranza di poterne utilizzare i poteri e sopratutto che venga ideato uno spin-off magari più oscuro rispetto al già apprezzato Miles Morales.

Turno di ricevere aggiornamente anche per Polyphony, che con il suo Gran Turismo 7 promette di raggiungere vette inesplorate guardando al passato. Personalizzazione tecnica delle singole auto e attenzione ai minimi dettagli delle numerose città prese a riferimento sono la punta dell’iceberg ad un ritorno al lato più tecnico e di sperimentazione che la storia di Gran Turismo ci ha insegnato ad amare.

Santa Monica Studios, invece, non si è tirata indietro, scegliendo di presentare le potenzialità del sequel di God of War in un trailer del nuovo capitolo incentrato sul Ragnarok e la lotta più pura contro le divinità. L’epicità non poteva che schizzare alle stelle, mostrando contenuti da more of the same dalla natura indecifrabile, con un’attenzione ancora maggiore al dettaglio e al replicare le originali leggende delle divinità norrene, come identificato dalle figure di Thor e Tyr. Lo sviluppo dei personaggi non può che far sognare una nuova grande storia, nella speranza che il titolo sia stato rinnovato abbastanza da poterlo considerare un vero e proprio nuovo videogioco.

L’unica mancanza in questa marasma di titoli ed annunci non poteva che essere quella di una nuova geniale idea. Il rischio di creare un nuovo brand è qualcosa che PlayStation non sta portando avanti per paura di fallire, rendendo dunque questi eventi una piena glorificazione di fan base già affermate, mancanti però delle nuove potenzialità narrative che il videogioco può offrire. Si guarda al passato senza però tornare a creare quei grandi universi che ci hanno fatto sognare ed innamorare del medium.

Allora che ne pensate di questo Showcase? Fatecelo sapere nello spazio riservato ai commenti!

LASCIA UNA RISPOSTA

Perfavore invia il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ricopia i numeri che vedi in basso *