Salve a tutti cari FollowHz! Un bambino di soli 8 anni sembrerebbe essere caduto dalla finestra della sua abitazione mentre “giocava ad un videogame di realtà virtuale”.

Nelle ultime ore è stata purtroppo diffusa la tragica notizia della morte di Jacopo Bacis, bambino di soli 8 anni che è precipitato dal terzo piano della sua palazzina di Arezzo mentre giocava, a detta della stampa generalista, ad un “videogame di realtà virtuale”. 

Partendo dal presupposto che non vogliamo assolutamente sminuire l’importanza e la tragicità dell’accaduto (le più sentite condoglianze alla famiglia da parte del team di 4GameHz), ciò che veramente non è chiaro della faccenda è questo: che cos’è un gioco di realtà virtuale secondo la stampa? 

Nella mia ignoranza videoludica, un gioco in realtà virtuale può avere vari modi di essere inteso; negli ultimi anni alcune case di sviluppo stanno spingendo tanto sulla realtà virtuale, basti pensare al PlaystationVR o ad Oculus Rift & Co.

Queste tipologie di videogiochi sono molto particolari e soprattutto immersive. Infatti si utilizzano mezzi come visori, cuffie e joystick appositi che rendono l’esperienza il più realistica possibile, coinvolgendo diversi sensi del videogiocatore e persino i movimenti che lo stesso compie. Tra l’altro questa tipologia di software trova spazio anche in ambiti decisamente più seri dei videogiochi, come il delicatissimo campo medico.

Un altro modo di interpretare la dicitura utilizzata dalla stampa generalista “videogame di realtà virtuale”, potrebbe essere quello che riguarda il largamente diffuso nei dispositivi mobile di una presunta realtà virtuale, consistente dell’utilizzo della fotocamera dei devices che, attraverso diversi software, fa apparire sullo schermo delle figure poligonali che si adattano all’ambiente inquadrato nella realtà.

Senza divagare ulteriormente, torniamo alla vicenda.

Il bambino, durante la partita a questo non meglio specificato gioco su iPad, avrebbe compiuto un movimento azzardato che lo ha portato a perdere l’equilibrio.

Il motivo per il quale si è identificata come causa scatenante dell’azzardato movimento l’utilizzo di un videogioco è da addebitarsi al ritrovamento del dispositivo utilizzato dal bambino con ancora la partita in corso.

Quindi, dando per scontato che effettivamente non esitano giochi in realtà virtuale per iPad, intesi come la prima opzione che abbiamo ipotizzato e che sarebbe quella più plausibile visto che comporta difatti un’immersione molto profonda nel gioco, la dinamica dell’incidente risulta veramente ardua da interpretare (quantomeno da questo punto di vista).

Il dubbio che sorge è che il bambino non fosse messo in condizioni di sicurezza a prescindere dall’attività che stesse svolgendo. Una finestra, soprattutto per un bambino di otto anni, non è un elemento facile da scavalcare, neanche incorrendo in inciampi o cose del genere.

Mi risulta più semplice pensare che il bambino, come tutti i bambini che giocano ai videogames, si stesse muovendo  in condizioni di sicurezza precarie e accidentalmente sia caduto. Risulta in ogni caso difficile da credere che la solo causa dell’incidente possa essere l’attività che il bambino stava compiendo; bisogna ovviamente anche mettere in conto la facilità con la quale sembrerebbe essersi verificato il fatto, insomma cadere così facilmente da una finestra sembra abbastanza inverosimile.

Voi che ne pensate? 

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