Da buon amante della Disney, oggi vorrei parlarvi della sua linea di videogiochi che erano basati sui suoi classici: probabilmente, sono invecchiati male tecnicamente, ma il punto di forza di molti di questi giochi sta nella differenza tra giochi e cartoni originali:

Hercules

Un caso è, ad esempio, il famosissimo gioco di Hercules in cui il combattimento dell’Idra è molto emozionante (seppur più semplificato rispetto al cartone), ma che è molto più ricco del cartone, mettendo vari ostacoli come il pazzo che gira per tutta Tebe solo per venirti addosso o il gatto che, avendolo visto nel cartone, è molto intuitivo che faccia avanti e indietro lasciando una scia di fiamme. Ha tante belle trovate, quindi, il gioco di Hercules, soprattutto il combattimento contro Medusa che nel cartone la si vede solo di sfuggita, ma poi delude nel finale col combattimento finale contro Ade che esula dal cartone ed è un banale spostarsi a destra e sinistra mentre Ade cerca di colpire Hercules.

Diverso è il caso delle Follie dell’Imperatore, e credo che non sia solo perché è uscito dopo, perché non è certo la grafica a renderlo una piccola chicca videoludica, ma sono le idee: nel gioco, viene approfondita l’idea delle pozioni, facendo trasformare Kuzco in diversi animali, ed ognuno con abilità specifiche e con l’impossibile corsa per sfuggire dai puma e personaggi davvero originali come quell’uomo a palazzo che rivuole le sue mutande volanti senno non ci fa passare, per non parlare di Pacha che, dopo aver finito il livello delle rapide, commenta pure che tale scena era molto più breve nel film. Insomma, un ottimo gioco che non solo rispecchia per bene il cartone, ma che, per certi versi, è pure migliore.

Kuzco

Inoltre, la Disney creò anche dei giochi che esulano dalla trama originale del cartone, ma che ne riprende i personaggi, come “la carica dei 102: cuccioli alla riscossa”, dove due cuccioli devono salvare tutti gli altri affrontando Gaspare e Orazio e vari nemici, arricchito da tanti interessanti minigiochi.

Come poi non citare Aladdin- La Sfida per Agrabah che, per quanto sia un banale punta e clicca, offre degli interessanti enigmi da risolvere per andare avanti.

Senza dimenticarsi persino di Operazione Papero che, sebbene, a lungo, il gioco risulta ripetitivo, c’è un’ottima trama e idee nel gioco notevoli.

Ma il migliore, per me, rimarrà “La Rivincita dei Cattivi Disney” che, sebbene ora funzionerebbe meglio se avesse delle sfide più interessanti e più cattivi da sconfiggere, rimane comunque interessante l’idea di dover sconfiggere i cattivi che hanno tolto il lieto fine così da ottenere un PeterPan invecchiato che non può più sconfiggere Uncino, Alice senza testa che cerca di seguire la voce della sua testa per ritrovarla nel labirinto, Biancaneve stecchita che dovrà essere aiutata con varie pozioni facendo poi spawnare il principe dalla pentola per baciarla senza farci troppe domande e Dumbo, che semplicemente ha di nuovo paura di volare, ma che non finirà qua perché poi tutti i cattivi ci spareranno e, di nuovo senza farci troppe domande, respingeremo i loro colpi col libro e, ancora non contenti, ci mettono ancora dei minigiochi post-avventura.

Disney

Quindi, in conclusione, giocati oggi, tali giochi ed altri Disney, si sente che sono invecchiati ma, come all’epoca hanno venduto, io sono sicuro che venderanno ancora tutt’oggi se semplicemente l’idea di ogni singolo gioco venga potenziata grazie alla potenza delle console odierne.

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