Salve a tutti, cari FollowHz!
Hogwarts Legacy di Avalanche Software è stato un successone nonostante tutte le critiche che ha ricevuto. Proprio queste hanno suscitato in me vari interrogativi: quant’è giusto criticare e censurare un gioco? Quanto possono i giocatori incidere sullo sviluppo del gioco? Sono i clienti finali ma non sono loro a svilupparli quindi, come bilanciare il tutto? Ho voluto cercare di dare una spiegazione a tutto questo.

Hogwarts Legacy: criticato ma amato lo stesso

Hogwarts Legacy è stato criticato principalmente per i seguenti motivi:

  • La casata in cui sceglieremo di giocare influisce veramente troppo poco sulla trama e sulle interazioni dei personaggi.
  • Nessun sistema morale in stile Mass Effect/Red Dead Redemption, quindi, essere buoni o cattivi è totalmente indifferente per trama e personaggi.
  • L’origine non è selezionabile, aspetto ritenuto importante non solo in quanto rpg, ma in quanto contesto narrativo tra scontri per purezza di sangue e matrimoni misti (maghi e babbani). La causa di ciò è stata subito demandata alla woke culture e dall’influenza dell’autrice JK Rowling (la quale non c’entra assolutamente nulla col gioco).
  • Niente orari né vincoli: c’è la possibilità di saltare lezioni e accedere a tutte le aree di Hogwarts in completa libertà senza far perdere punti alla propria casata.
  • Manca un sistema di rapporto con gli altri personaggi tipico degli rpg.
  • Niente Quidditch, anche se probabilmente arriverà con un dlc, quindi, per ora, possiamo limitarci a fare da spettatori, sabotare le squadre e fare scommesse illegali in stile Fred & George.

hogwarts legacy

Videogames: tra ragione e torto

Ritengo indubbiamente che tutte queste critiche siano severe ma giuste, ma a queste dovremo limitarci e non craccare Hogwarts Legacy, ritenendo che così facendo si dimostri il proprio odio nei confronti della Rowling che, tra l’altro, ribadisco, non c’entra niente (esempio reale, purtroppo). In realtà, in questo modo rimane solo la volontà di volerci giocare senza dare i giusti soldi agli sviluppatori che hanno lavorato per realizzare un prodotto che viene apprezzato comunque dato che si è scelto di consumarlo.

Ciò che dovrebbe succedere ora è solo che gli sviluppatori prendano seriamente le contestazioni dei giocatori per migliorare il loro modo di fare giochi, non che sia sbagliato in toto, ma prendere atto che una grossa fetta del suo target di giocatori non ha apprezzato; insomma, gli sviluppatori, in generale, dovrebbero sempre saper bilanciare i pensieri “non è un gioco destinato solo a noi del team” e “i giocatori finali non sono degli sviluppatori”.

return to monkey island

Altresì, una reazione attinente a questo pensiero (e con la quale concordo assolutamente) è stata quella di Ron Gilbert che decise di interrompere il flusso di annunci per l’ultimo suo Return to Monkey Island (anche qui per le troppe critiche ricevute e poi è stato un grande successo anche per la critica): è vero che noi giocatori siamo i clienti finali ma il gioco rimane sempre di proprietà della software house che sicuramente avrà un modo di immaginare di giochi discutibile, ma allora si sta valutando a livello artistico il gioco e non più a livello tecnico dove rientra la soggettività e che sicuramente non piacerà a tutti.

Sta poi agli sviluppatori scegliere quanto peso dare alle opinioni dei propri clienti e quindi non possiamo pretendere che ci ascoltino, men che meno craccando la loro opera. Senza contare anche che chi riesce a vendere, nel bene o nel male ha ragione, altro motivo per cui è sempre meglio rimanere nell’ambito soggettivo quando si esprime un giudizio.

Hogwarts Legacy e il suo poco mordente

Parallelamente, come dicevo, concordo con le critiche mosse per Hogwarts Legacy, poiché effettivamente sembra che Avalanche Software abbia lavorato senza mordente, senza voglia di impressionarci col gioco di magia definitivo che non vuol dire reputarlo un brutto gioco, bensì notare una probabile pigrizia accontentandosi di realizzare un gioco sedendosi sugli allori targati “Harry Potter” sperando, oltretutto, di contribuire al Wizarding World (nato dai film) ma, in questo modo, a mio parere non è possibile proprio per le mancate caratteristiche dette in precedenze.

Così poco appassionati da ricadere quasi nella censura dei personaggi, come detto prima, forse per non rischiare altre polemiche o forse per non complicare il design di questo che è il loro primo gioco in assoluto, sebbene questi aspetti siano il suo fulcro sia come rpg sia per il suo contesto narrativo.

hogwarts legacy

Probabilmente, si potrebbe anche pensare che per Hogwarts Legacy non potevano a livello tecnico raggiungere una tale complessità di gioco, eppure, il gioco era stato rinviato una volta, facendoci nutrire la speranza che sarebbe riuscito a rispettare le nostre aspettative. Ma sono solo aspettative, non possiamo dare loro la colpa se non quella di un mero clickbait da parte anche del publisher Portkey Games che non ha mai tentato di ridimensionare le nostre aspettative specificando che era molto più “limitato” rispetto a come lo sognavamo noi.

Infine, come racconto sempre io, il lavoro dello sviluppatore consiste anche nell’essere pagati per realizzare e vivere il mondo di fantasia che loro stessi creano, nel bene e nel male: immediatamente si pensa sempre che il gioco, dotato di quelle determinate caratteristiche possa piacerci, ma non è una garanzia perfetta e non possiamo né pretendere che sia come lo vogliamo noi né dare la colpa agli sviluppatori.

Ma davvero un “semplice” gioco come Hogwarts Legacy che non rispecchia le nostre aspettative merita tutto questo putiferio? Mi sembra strano, anche perché tantissimi altri giochi nella storia non hanno per niente rispettato le aspettative; tutto allora si riduce a una questione di fama, complice anche l’annuncio del gioco che suggeriva essere profondamente influenzato dal mondo creato dalla Rowling, quando sappiamo che così non è. In tal modo, si generò più astio che amore per questo gioco perché chi voleva un gioco sui maghi non aveva bisogno di leggere Rowling, mentre gli haters della scrittrice sì.

Di seguito, il trailer:

E voi, cosa ne pensate sia di Hogwarts Legacy che del potere dei giocatori sul gioco? Ditemi la vostra qua sotto!

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