Salve GameHz,

Da un paio di giorni Twitter è stato invaso da una notizia, non positiva ma comunque non rara. Il gioco It Takes Two, gioco indipendente diretto dall’autore di Brothers: A Two SonsJosef Fares, è stato denunciato da Take-Two, colosso del mondo videoludico che detiene il controllo di diverse etichette, tra cui Rockstar Games.

It Takes Two: nome che ha troppa somiglianza con quello di un’importante casa produttrice di videogiochi

It Takes Two, un rompicapo competitivo cooperativo che ha avuto un grande successo, è stato accusato di violazione del marchio. Lo sviluppatore Hazelight ha già abbandonato la proprietà del nome, ma Take-Two non sembra intenzionata a portare avanti la pratica in tribunale. 

It Takes Two

It Takes Two è solo una delle tante vittime della casa produttrice Take-Two, che ha portato avanti moltissime rivendicazioni sui marchi e sui diritti d’autore. Per farvi un esempio, solo quest’anno Take-Two ha emesso una dozzina di rivendicazioni, utilizzando motivi simili contro diverse aziende e prodotti. 

L’azienda di videogiochi si è scagliata contro qualsiasi realtà che utilizzi parole tipo: Rockstar, Max Pain e molte altre. Le denunce stilate dai legali del publisher riempono 5 pagine, dove vengono affermate violazioni di copyright verso ristoranti, negozi di tatuaggi, madia agency ecc. Alcune società non sono poi così senza macchia, visto che utilizzano nomi che richiamano il mondo dei giochi Rockstar (Vice City o IRL Social Club), però ci sono altre che utilizzano nomi comuni e che probabilmente non hanno avuto nessun vantaggio sfruttando i nomi citati sopra.

Take-Two: Pazzia o Avidità?

La situazione sembra essere irreale, una sorta di film, visto che Take-Two ha citato uno dei giochi candidati al Game of The Year 2021, solo per una somiglianza del nome del gioco (It Takes Two), che non ha nulla a che vedere con il nome proprio dell’azienda. Ma la situazione surreale continua con la denuncia ad attività che, in primo luogo hanno poco a che fare con il mondo videoludico, ma soprattutto non usavano marchi appartenenti a Take-Two per guadagno, ma per semplice coincidenza. 

La situazione sembra uscita di mano agli avvocati del publisher che sembra abbiano fatto queste denunce alla “carlona” e soprattutto hanno suscitato lo sdegno di molti utenti di Twitter.

Per concludere, credo e spero che Take-Two ritorni sui propri passi, è abbastanza inconcepibile denunciare un gioco o una casa produttrice(in questo caso anche negozi di tatuaggi) perchè ha una parola che può riportare al nome Take-Two, mi sembra abbastanza forzato e privo di significato morale, ma che abbiano l’obiettivo di aumentare i guadagni il più possibile a discapito di altri, solo per qualche parola.

 

 

 

 

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