Salve Gamehz,

Abbiamo avuto modo di provare Returnal di Housemarque (potete continuare a seguire il gioco sul nostro canale Twitch) e siamo rimasti piacevolmente stupiti dal feedback del DualSense di Sony: questa tecnologia rende veramente il gioco decisamente migliore, non solo diverso. Trattasi infatti, di un forte balzo in avanti con il quale si vanno a superare tutti gli espedienti tattili che abbiamo conosciuto fino ad oggi, poiché gli effetti del controller influiscono positivamente sul modo in cui giochiamo. 

Il DualSense fa molte cose interessanti mentre stiamo giocando a Returnal, come trasmettere alcuni dei suoni della nostra attrezzatura dallo schermo nelle nostre mani attraverso l’altoparlante integrato, o usare tutta la tecnologia a sua disposizione per farci sentire quello che noi stiamo vedendo sullo schermo. Grazie al DualSense possiamo anche “sentire” la pioggia che finisce sulla tuta di Selene.

Ma questo genere di cose era tutto quello che ci aspettavamo dal nuovo controller Sony. Avevamo già avuto una piccola avvisaglia di quello che poteva essere un ottimo livello di interazione grazie ai controller Sony sin dalla PlayStation 4; questa dunque, è “solo” una versione migliore e più realistica.

 

La magia di Returnal 

La magia di Returnal sta proprio nei grilletti del controller e nel modo in cui vengono utilizzati per selezionare la modalità di sparo, il cosiddetto gunplay. Possiamo alzare la pistola per mirare con il grilletto sinistro e, trovandoci subito a familiarizzare con i controlli, questo movimento risulta bello fluido: premiamo il grilletto, la pistola si alza e con il grilletto destro spariamo. Semplice ed intuitivo, proprio come lo hanno fatto quasi tutti i giochi dell’era moderna. Niente di scioccante fin qua.

Ma già nei primi momenti di Returnal sblocchiamo una modalità di fuoco alternativa per le nostre armi, le cui istruzioni ci rendono un pò ansiosi: per selezionare la prima modalità di fuoco si preme a metà lo stesso grilletto sinistro, mentre per seleziona la modalità di fuoco secondaria si preme lo stesso grilletto fino in fondo. Questo, a primo impatto, potrebbe sembrare un esempio di cattivo design. Infatti, nella foga del momento, quando stiamo perdendo la calma, non ricorderemo mai di premere il grilletto sinistro per intero o fino a metà. Bloccheremo sempre il pulsante e userò sempre il fuoco secondario.

Questa era almeno la nostra paura…paura completamente infondata.

Il controller infatti, saprà quando l’abilità è sbloccata e automaticamente il grilletto sinistro si trasforma in un trigger a due stadi. In pratica, se spingiamo verso il basso, succede che la pistola si alzerà per mirare. Il grilletto dunque, si fermerà a metà; c’è quindi, un blocco fisico che ci impedisce di muovere ulteriormente il pulsante ed è sorprendentemente forte.

Per sparare con la nostra arma secondaria bisogna solo andare oltre la prima sensazione di arresto del grilletto e schiacciare fino in fondo. La posizione del giocatore cambierà, sentiremo un’indicazione dall’altoparlante del controller e saremo pronti per la modalità di fuoco secondario, come una raffica di energia distruttiva o un attacco di fulmine.

È un’idea così strana, ma semplice: se abbiamo il controllo sul funzionamento fisico di tutti i pulsanti, possiamo cambiare il modo in cui reagiscono al giocatore e adottare strategia diverse, in base ai nemici e agli ambienti di gioco. Il funzionamento e la sensazione del controller cambiano in modo materiale per indicare una meccanica di gioco, rendendola più facile da usare.

Non è una cosa enorme, ma combinato con il resto di ciò che Returnal fa bene, iniziamo a vedere il potere delle esclusive per console. Returnal sta facendo cose con il controller DualSense che non abbiamo mai provato in un gioco, ed è ancora un’altra indicazione che il controller potrebbe essere la parte migliore dell’hardware PlayStation 5.

Returnal

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