Bentornati cari FollowHz,

State pronti per esplorare l’ignoto!

La sinergia tra GDR cartacei e videogiochi è più forte che mai, e proprio per questo Dungeons & Dragons Dark Alliance sta per tornare!

Il ritorno mediatico dei Giochi di ruolo cartacei negli ultimi mesi è stato uno degli avvenimenti più affascinanti del recente mondo nerd, inquadrato dalla rinascita di un mercato che da piccole nicchie è nuovamente pronto a cavalcare le masse, e che già da tempo ha sfondato altri settori dell’intrattenimento come serie tv e videogiochi. Se da un lato Dungeons & Dragons è riuscito a definirsi un’identità nell’universo cinematografico, grazie all’incredibile intervento di Stranger Things, lo stesso non si può dire del medium videoludico.

Tralasciando l’Early Access di Baldur’s Gate 3 e un vecchio insieme di grandi produzioni, D&D ha necessariamente bisogno di un prodotto che possa definirne le caratteristiche tra i grandi dei videogiochi, e Wizard of The Coast ha visto in Dungeons & Dragons Dark Alliance il giusto progetto in grado di costruire la giusta crossmedialità. Ma addentriamoci in questa stuzzicante idea, ricordandovi che avete a portata di click la possibilità di acquistare Dungeons & Dragons Quinta Edizione con il suo Manuale del Giocatore o la recente espansione Candlekeep Mysteries.

Dungeons & Dragons Dark Alliance: la forma smagliante di R.A. Salvatore

Dungeons & Dragons Dark Alliance

Il gameplay di Dungeons & Dragons Dark Alliance potrebbe non bastare per la definizione di uno splendido capolavoro, e il prezzo contenuto non fa ben sperare in questo senso. La necessità di un grande scrittore che ne tessa le lodi si è fatta sentire fin dalle prime battute di questo annuncio. Fortunatamente, questa figura è stata identificata nel geniale R.A. Salvatore, ideatore delle saghe di maggior successo ambientate nei Forgotten Realms, ambientazione di D&D.

Il semplice nome di Drizzt Do’Urden fa risvegliare negli appassionati i ricordi di epiche narrative, che se verranno minimamente citate potrebbero dar vita a scene sensazionali e combattimenti spettacolari, cosa di cui quest’opera ha bisogno. Storie incentrate su classiche guerre o invasioni da parte di innmerevoli mostruosità non hanno più il mordente di un tempo, ma se affiancate da elementi come politica, moralità ed un etica dei personaggi unica nel suo genere, potrebbe essere il perno fondante di un’ottima sceneggiatura per Dungeons & Dragons Dark Alliance.

Dungeons & Dragons Dark Alliance: tra realtà e fantasia.

Dungeons & Dragons Dark Alliance

Il vero successo di videogiochi incentrati sui Reami Dimenticati è l’opportunità di trascendere il contenuto interattivo per vivere le stesse esperienze nel mondo ruolistico da tavolo. Dungeons & Dragons Dark Alliance non dovrà essere da meno, poiché anche solo una piccola avventura che approfondisca le domande irrisolte lasciate dall’Action Coop di Tuque potrebbe invogliare i giocatori ad addentrarsi nei manuali di Wizard of the Coast.

D’altronde bastano pochi dadi e semplici, immediate immagini per costruire un immaginario nuovo ed entusiasmante. Infatti Dungeons & Dragons sta vivendo un periodo sulla cresta dell’onda che richiede veloci e repentine pubblicazioni di nuove aggiunte ai manuali di base. Dungeons & Dragons Dark Alliance può per questo essere sfruttato per una lunga roadmap.

Dungeons & Dragons Dark Alliance: un primo piccolo grande passo!

Dungeons & Dragons Dark Alliance

Tutta questa lunga disquisizione non è stata svolta per il puro e semplice gusto di alzare eccessivamente le aspettative su un’opera videoludica che potrebbe risultare nettamente inferiore in termini contenutistici e ludici. Infatti la necessità di portare un marchio forte come quello di Dungeons & Dragons nel mondo dei videogiochi nasce dalla voglia di arricchire la fine di questa generazione di console con elementi originali, che solo se presi dal mondo dei GDR cartacei possono dar lustro alle potenzialità che questo medium può offrire.

Nell’insieme di annunci e news del futuro riusciamo costantemente ad intravedere ispirazioni provenienti da altri vecchi caposaldi. Con questo ovviamente non condanno quegli sviluppatori che prendono a piene mani da altri titoli e migliorano grandi formule di gioco, quanto più quelle case di sviluppo che producono videogiochi privi completamente di identità, la cui soluzione potrebbe essere proprio quella di attingere da altri medium. Dunque, in futuro, se Dungeons & Dragons Dark Alliance fosse il punto focale di una lunga serie di progetti che consolidino il rapporto tra pen & paper e videogames, potremo davvero vedere una nuova forma di genialità next-gen. Il verdetto è fissato in estate, durante un caldo e placido 22 Giugno.

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