xbox one ps4 and wii u controllerSalve a tutti cari followHz,


quando eravamo piccoli, giocando, i nostri parenti, zii, nonni ed anche i genitori ci chiedevano il famigerato “cosa vuoi fare da grande?” e in quelle circostanze venivano fuori le risposte più varie e le più gettonate erano ovviamente il calciatore, l’astronauta, il dottore.
L’OCSE Education and Skills in collaborazione con il Supplemento educativo del Times ha provato a porre questa domanda ad un campione di circa tredicimile ragazzini ed è venuto fuori come essi (specialmente nella fascia d’età che va dai sette agli undici anni) pongano la tecnologia sul podio delle aspirazioni professionali future, abbandonando invece carriere più tradizionali come il medico o il poliziotto.
Circa un quinto (21%) vuole sfondare nel mondo dello sport, ancora in testa come miglior scelta professionale per i giovani della nazione, seguita dall’insegnante (11%) e dal veterinario (7%), mentre al quarto posto si piazzano i social media e i videogiochi con il 6%.
Tale “scelta” è effettuata sulla base di ciò che sono i nuovi metodi comunicativi nonchè sulla crescita dei giochi su console ed in rete.

“Un numero sempre crescente di bambini e giovani vede come punto di riferimento gli influencer e gli streamer di YouTube, che hanno preso ormai il posto delle star di cinema e TV”, rivela il sondaggio. “Sebbene si possa sostenere che questa nuova cultura possa diventare un problema, queste carriere (vlogger, giocatori professionisti e game designer) appaiono come opzioni di carriera sempre più valide”.

Parlando in maniera ampia del suddetto report, si noti come la scelta varia a seconda del sesso dei soggetti sottoposti al test, infatti per le ragazze l’opzione preferita resta l’insegnamento, mentre come detto, per i ragazzi si va dallo sport ai social media fin anche all’Esercito).

Ma cari followHz, posto che questa rimane nella sua interezza una interessante statistica e spunto di riflessione, permettetemi di tornare indietro e concentrarmi su ciò che mi ha portato a scegliere anche il titolo della notizia: c’è da dire che l’evoluzione (umana, tecnologica e culturale) ci sta portando a derive che anche solo quindici anni fa erano inimmaginabili, detto questo io non ho nulla contro chi vuole impegnarsi e mettere tutto se stesso nella carriera di youtuber o gamer, ho solo una piccola paura che magari è dovuta al fatto che sono nata nell’era analogica, se questi dati statistici si rivelassero reali e tutti i ragazzi tenessero fede a quanto detto, tra trenta o quarant’anni si corre il rischio di avere un gruppo di giovani tutti bravissimi ad editare video e scrivere stringhe di codici ma nessuno di loro sarà in grado di fare una puntura o misurare la pressione.

Perdonatemi lo sfogo, so di risultare più anziano di quello che sono però ve lo dovevo.

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