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Playstation 5 è uscita da un anno, il 12 Novembre (19 in Italia) dell’anno scorso la next-gen è uscita nei negozi e ha fin da subito macinato record di vendite nonostante la carenza di scorte.

Per quelli di noi che hanno avuto fortuna, la Playstation 5 che abbiamo a casa sta per fare un anno di vita, vediamo come si è comportata.

Prima di cominciare vorrei ringraziare Walter che mi aiuterà nella stesura di questo articolo.

Playstation 5: il periodo prevendita

playstation 5

Playstation 5 faceva parlare moltissimo di sé anche prima dell’annuncio di una data ufficiale di lancio. Infatti Sony ogni tanto ci regalava dettagli sulla console fino al giorno della presentazione ufficiale e all’apertura dei preordini.

C’è stato un rincorrersi di rumor e leak sulla componentistica interna che saturava i vari aggregatori di notizie, oltre a concept design dai più classici a cose mai viste.

Il design ufficiale di Playstation 5 ha fatto molto scalpore dopo la sua presentazione. Partendo dalla forma, che è stata, grazie ai meme sui social, affiancata a elettrodomestici di ogni tipo, come macchine per il caffè o splitter di aria condizionata, ma le brutte notizie non erano ancora arrivate.

Come un fulmine a ciel sereno infatti, viene confermato che le scorte saranno limitate.

Playstation 5: la next-gen è arrivata

playstation 5

Il momento, dopo lunghe attese, era arrivato ed era tutto pronto per l’arrivo di PS5. Ero riuscito, insieme a pochi altri, ad averla al Day One e, come ogni gamer che si rispetti, uscii dal negozio con un sorriso a 32 denti quasi abbracciato alla mia nuovissima console.

La forma mi è sin da subito piaciuta molto e le dimensioni decisamente grandi agli inizi mi hanno lasciato spiazzato (n.d.r. ho dovuto rivoluzionare la scrivania, di nuovo), ma una volta a casa non vedevo l’ora di provarla e, con mia grande sorpresa, contemporaneamente all’inizializzazione della console, mi ha fatto partire l’installazione del gioco fisico che avevo comprato assieme, meccanismo che ti dimostrava subito le potenzialità del multitasking della nuova Playstation 5.

Tuttavia, quello che le console di nuova generazione hanno vissuto è sicuramente l’anno più complesso che qualunque nuova macchina lanciata sul mercato videoludico abbia mai dovuto vivere, tra la carenza di materie prime per la produzione delle componenti, alla discussa mancanza di titoli che ne rendessero davvero “necessario” l’acquisto (n.d.r. per quanto si possa definire come una necessità l’acquisto di un prodotto del genere).

Per quanto molti consumatori si ritengano insoddisfatti proprio per la mancanza di titoli per i quali valga la pena passare alla Next Gen, io sono dell’avviso esattamente contrario.
Certo, quest’anno non sarà ricordato come quello nel quale sono usciti capolavori assoluti, ma sostenere che non siano usciti titoli degni di nota mi sembra quantomeno esagerato.
Ciò sul quale vorrei soffermarmi maggiormente non è la quantità di titoli di nuova generazione, quanto sulla domanda che in molti potrebbero porsi: ”Ma si tratta veramente di Next Gen? Cosa cambia di così sostanziale dal passato?”.

Premettendo che sono dell’avviso che, più andremo avanti, meno riusciremo a percepire il distacco generazionale tra le piattaforme poiché, puramente dal punto di vista visivo, siamo arrivati a livelli altissimi di qualità;
Per questo credo fortemente che la vera Next Gen vada cercata in altro, e con altro mi riferisco principalmente a prestazioni e funzioni particolari e, in tal senso, penso sia innegabile l’impegno che Sony ha posto nella progettazione di Playstation 5. Per quanto riguarda le prestazioni il salto generazionale è abbastanza netto, basti pensare che ho cronometrato appena 12 secondi per l’avvio ed ingresso in partita di un titolo come Ratchet & Clank Rift Apart.

Playstation 5, il dualsense

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Dualsense con Base di Ricarica

Come vi dicevo, sono dell’idea che si debba pensare anche e soprattutto ad altro per innovare il settore. Sony, con Playstation 5, ha deciso di puntare, oltre che alla forza bruta delle proprie esclusive di pregio, sulla realizzazione di un dispositivo di input che fosse in grado di regalare una maggiore immersività nel mondo di gioco.
Oltre a me, ho avuto modo di far testare sia le funzioni aptiche del controller che le funzionalità dei grilletti adattivi a diverse persone (n.d.r. tra cui mio padre che di certo non si può definire un gamer), che sono risultare tutte stupefatte da queste funzionalità.

Sembra assurdo a raccontarlo ma vi assicuro che, se ben utilizzate, queste funzioni sono veramente in grado di farvi entrare anche dal punto di vista tattile nel gioco, un’esperienza che fino a questo momento non avevo mai provato e che sono sicuro che colpirebbe chiunque: avere la sensazione di sentire tra le mani la consistenza della sabbia che calpestiamo o l’acqua in cui sguazziamo, percepire la vibrazione del suolo ed il suono prodotti dai nostri passi, sentire le esplosioni o i rumori forti riprodotti sotto forma di vibrazione anche in base alla loro provenienza oltre che alla loro intensità, ed infine riuscire perfino a provare quasi fatica nello scoccare una freccia da un arco attraverso la resistenza e vibrazione che i grilletti applicano, insomma, ditemi voi se quello che vi ho descritto non si può definire Next Gen.

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Ma i Dualsense hanno avuto anche loro alcune difficoltà, molti utenti hanno notato un fastidioso drift degli analogici dopo solo pochi mesi di vita, anche se personalmente non l’ho vissuto, molta gente si è sentita presa in giro, specialmente dopo che una situazione simile era toccata anche alla console di casa Nintendo.

Quello che io ho sperimentato in prima persona è stato un altro problema che ha afflitto molti se non tutti i Dualsense, i grilletti adattivi dopo un tempo prolungato d’utilizzo tendono a lasciarsi andare e a perdere resistenza oltre alla loro peculiarità adattiva.
Tuttavia, l’assistenza Sony è stata celere nella sostituzione del Dualsense e, in meno di una settimana dalla spedizione di quello difettato, mi arrivò a casa un Dualsense nuovo di zecca e anche la procedura per l’invio è stata semplice e senza intoppi.

Playstation 5, buon compleanno

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Playstation 5 compie un anno e mi sembra ironico che tra un paio di giorni è pure il mio di compleanno, questo primo anno passato con lei è stato pieno di emozioni, l’ho usata molto e grazie a poterci giocare a livelli grafici migliori e senza caricamenti eccessivamente lunghi ho rispolverato molti giochi che avevo lasciato in disparte, il mio salto è stato comunque molto netto non avendo fatto il passo intermedio con Playstation 4 Pro, sono passato da Playstation 4 direttamente a Playstation 5 e sono molto soddisfatto.

Tirando le somme, mi ritengo soddisfatto di questo anno passato in compagnia di PS5, e consiglio l’acquisto a chiunque si definisse un vero gamer. Infatti, alla fine dei conti, quello che importa non è quale console sia migliore, ma le emozioni che queste, per mano degli sviluppatori di talento che lavorano ai giochi, riescono a suscitarci.

Prima di lasciarvi ringrazio ancora Walter che mi ha affiancato alla scrittura di questo articolo, vi ricordo di seguirci su tutti i nostri social, su Twitch e sul nostro canale Youtube.

Cosa ne pensate?

Il primo anno di Playstation 5 com’è stato?

Come sarà il secondo anno?

 

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