Bentornati cari Followhz,

State pronti per esplorare l’ignoto

La mania degli Zelda Like sta spopolando nel mondo videoludico indipendente. Ocean’s Heart arricchisce l’analogia con guizzi da GDR!

Molto spesso ci vengono presentati videogiochi che tentano di riprendere le meccaniche di famosi capolavori per strutturarle in maniera originale e inaspettata. Che venga svolta in maniera più o meno celata, questa scelta di sviluppo risulta un’arma a doppio taglio, che potrebbe condannare o glorificare un prodotto interattivo.

Basti pensare alle frequenti critiche riguardo ispirazioni fin troppo evidenti in opere più che valide, tra cui è facile citare Genshin Impact, con animazioni praticamente ricostruite partendo da Breath of the Wild. La differenza dunque tra una produzione basata su ulteriori lavori o ispirata a grandi brand sta nella personalità donata al videogioco.

In questo senso Ocean’s Heart riesce nell’intento di mantenere un carattere cartoonesco e ampiamente ironico, affiancandolo a combact system svecchiati e ripresi dall’esclusiva Nintendo. Il tutto ovviamente differenziandosi dalla massa d’Indie del mercato, puntando in un certo senso a farci rivivere grandi storie che solo nei migliori fantasy abbiamo osservato.

Ovviamente non aspettatevi fantapolitica o tematiche umanitare dalla profondità inimmaginabile, ma i presupposti per una bella storia eroica, dai canoni classici, risultano ben piazzati e quasi innovativi, sfruttando un’anima costantemente mutevole e che ci permette di affiancare Ocean’s Heart a tanti Tripla A del mercato.

Ocean’s Heart: Isole e Mostri

Ocean's Heart


Nonostante le nostre continue citazioni riguardo componenti narrative, fin’ora non siamo riusciti a cogliere nemmeno un singolo dettaglio riguardo una possibile futura trama. Inutile dire che la nostra esperienza è stata posta in una zona appartenente a sezioni avanzate del gioco, dunque prive di qualsiasi accenno di trama.

Le indicazioni che però i dialoghi tendono a donarci sono fondamentali per scandagliare la profondità dei contenuti creati dagli sviluppatori. Tutto viene posto sempre su un tono classicamente ironico e spigliato, aperto a tutte le utenza pronte a sperimentare Ocean’s Heart, con missioni basate su mostri e creature che infestano le regioni da noi esplorate.

Un fattore che però non deve scoraggiarvi, dato che il prodotto mostra una splendida progressione dell’ecosistema ambientale. Tralasciando il respawn dei nemici nelle varie aree esplorate, splendidamente ripreso da vecchie derivazioni zeldiane, che stavolta risultano contestualizzate, è d’obbligo citare il concetto di curiosità che permea il videogiocatore.

In stile minimalista, mostrando quasi ambientazzioni racchiuse in sgargianti diorami, la visuale offerta al giocatore e il comparto artistico colorato e luminoso mostrano delle sezioni di mappa difficili da raggiungere o all’apparenza bloccate. In realtà, il tutto ci si palesa come un mondo aperto suddiviso in livelli, con tanti segreti che richiederanno una dose ampia di pensiero laterale.

Ocean’s Heart: Arsenale

Ocean's Heart


Essendo in primis un gioco d’azione improntato su combattimenti in 2d, la verticalità di Ocean’s Heart viene completamente ribaltata da un elemento che reputiamo geniale. Mentre in passato protagonisti come Link possedevano esclusivamente spade magiche dalla forza incredibile, la nostra protagonista svilupperà un arsenale non indifferente.

Il concetto di varietà viene portato su dei livelli che solo i Monster Hunter fin’ora erano riusciti a palesare. Ogni arma possiede un proprio gameplay specifico, che ci permetterà di vivere mappe e dungeon in modi sempre diversi e interessanti. La nostra percezione delle distanze e della relativa forza dei nemici muteranno volto a ogni cambiamento effettuato tra le nostre lame contundenti.

Lo scopo, però, rimane sempre lo stesso, uccidere più creature possibili, generando dunque una certa monotonia che anche questa particolare scelta di game design non riesce a colmare. Risolvendo“schemi” in cui eliminare la maggior parte delle creature nemiche, non saremo spesso invogliati a tornare sui nostri passi, in mancanza inoltre di un sistema di ricompense bilanciato rispetto ai nostri sforzi.

Ocean’s Heart: Ode al Proto-gioco

Ocean's Heart


L’unico grande problema imputabile ad Ocean’s Heart, da cui scaturiscono le perplessità sopra evidenziate, risiede nel suo essere un proto-gioco, o meglio lo scheletro di ciò che nel prossimo futuro potrebbe sfondare il medium portando boccate d’aria fresca.

Con questo ovviamente non voglio scardinare il divertimento portato da questa versione di prova su cui abbiamo costruito il nostro primo contatto, ma è d’obbligo sottolineare che ciò che lo studio ci ha fornito appare solo come una prima dichiarazione d’intenti, che in certe fasi fa brillare gli occhi dallo stupore rendendoci agguerriti e immergendoci nel mondo di gioco, mentre altre volte riassume solo una maschera ancora da sviluppare e dal soggetto tutt’ora poco chiaro.

Detto questo, auguriamo il meglio agli sviluppatori di Ocean’s Heart, con dovuti ringraziamenti alla Nordcurrent per averci donato un piccolo assaggio di una bellissima nuova proposta in arrivo nei prossimi anni.

 

 

LASCIA UNA RISPOSTA

Perfavore invia il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ricopia i numeri che vedi in basso *