Salve a tutti, cari Followz.

Questo mio articolo nasce da una ricerca semplice su Google riguardo questa tematica e ancora troppi siti parlano male dei videogiochi. Perciò, da giocatore, come da sviluppatore, non potevo esimermi nel dire la mia.

Prendete ad esempio dei fiori: molto probabilmente, a seconda del tipo di fiore, potreste avere reazioni allergiche. Ma i fiori sono classificati come pericolosi per adulti e bambini solo perchè qualcuno ne è allergico? Quindi, per quale semplice motivo, per qualcuno, affetto da gaming disorder, allora, molti etichettano tutti i videogiochi come pericolosi per la nostra salute?

GamingDisorderMa, a parte stupirsi ancora che nel 2020 ci sono ancora troppe persone che credono che i videogiochi siano il male, ritengo sia più importante cercare di scoprire come mai, da dove nasce questo stereotipo. Bé, potrebbe stupirvi, ma ogni forma d’arte ha avuto la stessa sorte: pensate solo ai quadri in cui si vociferava che attorno ad essi ruotava una maledizione ed anche reputati una grande perdita di tempo per tanti genitori di grandi pittori. Stesso processo ha poi dovuto subire il cinema quando è nato: quanti ne hanno dubitato alle origini e quanti si sono spaventati, non concependo il concetto di finzione, vedendo della gente uscire dal loro luogo di lavoro o il semplice treno in movimento? Per non parlare della musica che, nonostante porti molti soldi a casa, gode ancora di cattiva fama per chi non ha mai pensato di percorrere quella strada.

Da notare, quindi, come, ironicamente, la storia si ripete: ci si ripete sempre in loop di non dimenticare gli errori del passato, ma lo stiamo facendo in continuazione, ed ora, proprio come lo è stato per i dipinti e lo è tuttora per l’industria cinematografica, anche i videogiochi sono uno dei motori principali dell’economia mondiale, ma ancora questo pregiudizio non si ferma. La cosa che mi stupisce ancora di più è che questo pregiudizio ce l’hanno ancora molti investitori risultati ancora titubanti nell’investire nel settore, quando, come ben sapete, un investitore non deve necessariamente capirci di una materia: vede che quel settore porta grossi guadagni e ci investe.

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Ma, tornando al discorso comportamentale, non si è mai visto qualcuno che, dopo aver giocato a Doom, ad esempio, si è messo una tuta da astronauta andando alla ricerca di alieni da massacrare. Anzi, questi giochi potrebbero addirittura essere terapeutici e portare dei benefici: molto spesso, delle persone hanno bisogno di sfogarsi psicologicamente vedendosi creare sofferenza ad altre persone, quindi, perchè ancora nessuno psicologo, tra i tanti aiuti possibili, non gli ha mai risposto di giocare a GTA, per esempio? Inoltre, i videogiochi non sono per niente stupidi, ma possono fare riflettere come ad esempio la saga di Assassin’s Creed, di cui ne parlo in modo approfondito in questo articolo.

Questo, naturalmente, non significa che i videogiochi siano per tutti, anzi, è stato inventato il Pegi (a livello europeo) proprio per informare per chi è adatto ogni videogioco, esattamente come i film che non tutti sono per tutti.

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In sostanza, come ogni media, i videogiochi possono essere di semplice intrattenimento, scaturire emozioni o addirittura farci riflettere. Non sono niente di complicato (almeno da giocare) ma, proprio come ogni media, anche i videogiochi godono di una brutta reputazione. Ma, la cosa strana che stavo notando, come tutti, è che, se riflettessero gli altri media, questa loro cattiva fama, sarebbe dovuta calare agli inizi di questo secolo e, invece, si sentono ancora studiosi, addirittura, a condannare tale sistema di intrattenimento che non ha nulla a cui invidiare ai film.

E voi, conoscete qualcuno che ancora odia i videogiochi? Se è si, fategli leggere questo articolo, chissà se magari non cambi idea sul nostro intrattenimento preferito

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