violenza videogiochi uniti legame indissolubile speciale v23 35901 1280x16Salve a tutti cari followHz,


sempre più spesso, più volte delle quali vorremmo, ci troviamo a parlare di stragi che avvengono da tutte le parti del Mondo.
L’ultima volta vi riportammo la notizia di un genocidio avvenuto negli States, più precisamente in Texas.
La notizia recente è di poche ore fa: uomo ha ferito e ucciso diverse persone a Halle, in Germania, trasmettendo il folle gesto su Twitch, la celebre piattaforma di streaming. A poche ore dall’accaduto non sono mancate le prime accuse da parte della stampa generalista nei confronti del mondo videoludico.

Tra i tanti interventi che sottolineano la passione per i videogiochi di Stephan Balliet, neonazista tedesco di 27 anni, c’è stato anche Enrico Mentana. Il giornalista ha infatti pubblicato un intervento sulla sua pagina Facebook nel quale ha dichiarato:

“Un aspetto anch’esso devastante dell’attentato di ieri contro la sinagoga in Germania è che l’autore lo abbia voluto mostrare in modalità soggettiva, da videogame, come fosse quello il modello ispiratore: uccidere i ‘nemici’ come in un gioco.”

Anche al TG5 è stato trasmesso un servizio in merito alla notizia (che potete trovare al minuto 10:15) nella quale più volte si fa riferimento al fatto che il ragazzo fosse solito giocare con i videogiochi, nello specifico gli sparatutto in prima persona che gli sarebbero serviti per apprendere “strategie militari” utili ad emulare stragi passate.

Cari followHz, io mi sono letteralmente stancato di parlare sempre delle stesse cose, ma mi sono anche ripromesso che ogni qualvolta si dovesse parlare di questo tipo di argomento,IO ne parlerò sempre a costo di essere ripetitivo.
Mi chiedo, vero è che il giovane ha trasmesso l’azione scellerata su twitch, ed è vero che fosse un gamer, però quello che bisogna comprendere è lo stato mentale e sociale in cui versa chi compie questi gesti. Mi spiego; molte persone che conosco giocano agli FPS, a GTA e tanti altri titoli considerati violenti e posso assicurarvi che nessuno di loro ha mai neanche pensato di ammazzare qualcuno. Di contro si dice spesso che i componenti di gruppi terroristici giochino agli sparatutto e questo fattore li rende ancora più cattivi, ripeto: non è che i fattori che scatenano cattiveria e violenza nelle persone siano da emputare ad altre cause? Pensateci un momento, ragioniamo sul territorio nostrano: non mi sembra di aver mai sentito che la Franzoni abbia mai toccato un joypad…o magari mi sbaglio?
Quanto vorrei sentire una risposta giornalistica a questa domanda!

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