Bentornati cari FollowHz,

State pronti per esplorare l’ignoto!

Il mondo dei Rhythm Game non è mai morto, piuttosto è rimasto in silenzio in attesa di un’interessante rinascita: FUSER della cara e vecchia Harmonix!

Natale di un anno precendente alla scrittura di questa recensione. Come ogni volta che si presenta il candore della vigilia, mi accingo a passare la notte più magica dell’anno in compagnia di parenti dimenticati o familiari improbabili che sbucano da luoghi non identificabili, godendo di quella splendida atmosfera e felicità che da sempre mi ha permesso di apprezzare cenoni o occasioni in cui scoprire sempre nuovi punti di vista. Tra le varie prospettive che stavo assimilando, mi accingo a soffermare la mia attenzione su un particolarissimo strumento nella stanza di uno dei miei cugini. Una stranissima chitarra, che al posto delle corde possiede tasti colorati e una barra in plastica per inviare degli input. Arrivato il proprietario, subito mi feci mostrare a quale videogioco appartenesse quello stranissimo controller. 

In quella serata scoprì per la prima volta un brand che la Harmonix, casa maestra di Rhythm Game, aveva declinato nella sua ultima, e purtroppo conclusiva, forma. Parlo ovviamente del defunto Guitar Hero, e in particolare di Guitar Hero Live. Inutile dire che non passò neanche un secondo prima che mi mettessi all’opera e iniziassi a strimpellare note virtualmente, generando in me un senso di soddisfazione mai provato prima di quell’occasione. Ero all’oscuro di un mondo così sfaccettato, ma non ebbi nemmeno il tempo per approfondirne i contenuti che purtroppo venne eclissato e dimenticato dalle folle di videogiocatori. 

Passando invece a questo sfaccettato 2020,  tra le tante imposizioni donateci, è riuscito ad impedirci di poter godere della musica negli stadi o in concerti organizzati, senza più alcun Dj pronto a vivere l’eredità lasciata dal compianto Avicii. In questa situazione la Harmonix rinasce dalle proprie ceneri e vola sulle nostre case consegnandoci come una fenice natalizia FUSER, una nuova produzione pronta a stupirvi in questo freddo Day-One. Ovviamente anche noi di 4GameHz siamo riusciti a mettere le mani su questo videogioco positivo e sprizzante di felicità, in grado dunque di far tornare alla mente le splendide emozioni provate calcando i palchi digitali creati dalla casa di sviluppo. Addentratevi dunque in questa recensione, pronti per portare panico sul DJ-Set. 

FUSER: Prepara il mix!

FUSER

Per parlare effettivamente di FUSER dobbiamo compiere una particolarissima precisazione. Nonostante la casa di sviluppo avesse in passato ideato dei puri Rhythm Game, senza variare particolarmente sul tema, con questa nuova produzione Harmonix ha puntato verso novità che rivoluzionassero il genere, includendo più elementi appartenenti al mondo Puzzle e riducendo in parte la dose di abilità necessaria al giocatore.

FUSER possiede inoltre svariate identità, che percorrono la sottile linea dei Sandbox per approdare alle dolci coste della simulazione. Un processo delicato e rischioso, ma che ha permesso al videogioco di distinguersi dalla massa, in modo da innovare come nessuno aveva fatto fin’ora. Di conseguenza ci troviamo di fronte ad un prodotto completo, che proprio per questa ragione riesce nell’intento di gettare un amo verso il divertimento sfrenato. 

FUSER: Droppa i dischi!

FUSER

Il sistema imbastito per rendere l’esperienza dinamica ed incalzante si basa su un HUD che garantisce ogni possibile modifica applicabile al Beat, il cui ritmo è riportato in una banda nera al di sopra del set in cui inserire i dischi. Applicando le regole musicali del battere e levare saremo sempre in grado di far adattare ogni traccia al contesto costituitosi in medias res, donando in mano al giocatore la vera espressione della potenza del suono. 

Peccato unicamente per un feedback aptico un po’ sottotono rispetto al passato, non brillantemente rinforzato da una serie di elementi a schermo di difficile comprensione, che solo grazie alla sperimentazione potrete elevare a livelli accettabili. Ovviamente esiste un modo per scoprire nel dettaglio le svariate funzioni che l’opera offre, sorbendovi una modalità campagna di tutto rispetto. 

FUSER: Calca il palco!

FUSER

La sezione narrativa di FUSER incarna alla perfezione ciò che un gioco musicale dovrebbe offrire, ovvero una scalata al potere con personaggi perfettamente caratterizzati. Muovendosi in direzione di qualche stereotipo di troppo e sfiorando il cringe, l’ironia sottile offerta da FUSER mette in mostra pregi e difetti del mondo dei DJ, senza mai snaturare un’anima giocosa e ludicamente infantile, senza sforare nella piena maturità della trama. 

FUSER risulta dunque un gioco che sarà in grado di farvi sperimentare emozioni che raremente avete vissuto, dimostrando di possedere un’essenziale forza morale che ogni videogiocatore necessita, distraendo l’utente e donandogli la forza emotiva che lo stress giornaliero purtroppo cancella irrimediabilmente. Grazie ad Harmonix per questa splendida esperienza, che saprà darvi le stesse sensazioni natalizie già in arrivo nelle prime battute di Novembre 2020. 


IN DEFINITIVA: Fuser risulta essere uno dei migliori Rhythm Game in circolazione, che come tutti i videogiochi appartenenti a questo genere rasenta importanti pregi ma altrettanti oscuri difetti. Imbastendo un’anima compatta che attinge a più universi videoludici, il nuovo prodotto della Harmonix mostra in se l’audacia di riportare in auge un genere all’apparenza defunto, ma che in realtà presenta ancora molto da dire. Il talento degli sviluppatori è innegabile, garantendo un costante divertimento dato da dischi e beat, perdendosi in un bicchier d’acqua basato su un’HUD punitivo e di difficile comprensione, escamotage per costringere il giocatore a sperimentare una modalità campagna di tutto rispetto. Nonostante il feedback aptico ed elementi puramente esterni all’esperienza non diano la stessa soddisfazione del passato, la vera forza di FUSER sta nella moralità che prova ad infondere nei videogiocatori, troppo stressati per colpa di difficili esperienze e che qui possono trovare un’antistress ben piazzato, che però guadagna stima ed approvazione con le sue componenti simulative e per l’amore che dimostra per la musica dei tempi moderni e degli anni ormai passati. 

Pregi: 
– Esperienza divertente e scoppiettante.
– Grado di sfida adatto a tutti.
– Anima pluralista che attinge da puzzle game e simulazioni.
– Morale ultima che ogni videogiocatore dovrebbe assimilare.
– HUD dalle mille possibilità…
– Narrativa di tutto rispetto.

Difetti:
-… ma di difficile comprensione.
– Personaggi fin troppo stereotipati o ricadenti nel cringe.
– Feedback Aptico sotto tono
– Confusionario in certi frangenti.

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