usaSalve a tutti cari followHz,

è appena di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo attacco degli Stati Uniti ai videogiochi definiti ancora una volta la causa scatenante delle stragi americane. Inizio a pensare che sia una strategia di distrazione di massa per distogliere l’attenzione dai problemi reali del Paese.
A seguito delle parole del Presidente americano, una delle catene più famose in America e nel Mondo ha deciso di smettere di pubblicizzare i videogiochi, pur senza rinunciare alla vendita delle armi.
Per la precisione, i dipendenti hanno ricevuto ordini “dall’alto” di rimuovere qualsiasi materiale violento in esposizione nei punti vendita, con particolare riferimento ai giochi per PS4 e Xbox One in cui si spara.
videogiochi e volenzaAppare più che ovvio che questo comportamento (come detto) sia stato messo in pratica dal megastore proprio a seguito delle parole di Trump dei giorni scorsi, così com’è palese la contraddizione di una catena che da una parte evita di rappresentare la violenza, dall’altra continua a vendere armi senza farsi problemi o porsi alcuna domanda.
Vi ricordiamo, cari followHz che la sparatoria di alcuni giorni fa ad El Paso in Texas, ha avuto luogo proprio in uno store della catena Walmart.

L’America è un Paese pieno di contraddizioni, ad esempio non è possibile comprare alcool (giustamente) prima della maggiore età, però in un modo o nell’altro si ha accesso alle armi.

Dal 2005 al 2015 gli americani morti per attacchi terroristici, sul suolo statunitense, sono stati 71. Mentre 301.797 sono coloro che hanno perso la vita uccisi da armi da fuoco nello stesso periodo. Un sondaggio dell’ ottobre 2015 rivela che il 40% degli americani afferma di conoscere almeno una persona colpita, o suicida, perché in possesso di pistola.(fonte: Repubblica.it)

violenza videogiochi uniti legame indissolubile speciale v23 35901 1280x16Dunque cari followHz, il problema non sono i videogiochi e la violenza descritta nei loro contenuti ma, il problema della violenza ha connotazione sociale. Durante la sua amministrazione, Obama ha provato a legiferare in materia, però il problema è rappresentato dall’ influenza che la National Rifle Association (la potentissima lobby polica, che dal 1871 s’impegna tenacemente per la libera circolazione di armi negli Usa) ha sulla politica di Washington e dalla reale riluttanza di buona parte degli americani a rinunciare al diritto di possedere armi. (Fonte: Repubblica.it)
Quindi caro Trump, e mi rivolgo a te perchè ora negli U.S.A. comandi tu, niente di personale: sei proprio sicuro che gli omicidi dipendano da un joypad e non dalla possibilità o meno di poter accedere a determinate cure? Sei sicuro che non dipenda anche da una politica sbagliata che ci fa avere paura del prossimo?
Grazie per l’atenzione.

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