Gamescom Nintendo Switch IIISalve a tutti cari followHz,

mentre Nintendo decide di risolvere la questione del Joy-Con Drifting di Switch (il controller smette di risponderfe agli input) rimborsando gratuitamente gli utenti incappati nel problema, un ingegnere ha provato ad analizzare le cause scatenanti del brick di Nintendo Switch, studiando nel dettaglio l’hardware della console e i suoi accessori.
In un lungo e approfondito intervento pubblicato sulle pagine del subreddit ufficiale di Nintendo Switch, l’ingegnere conosciuto come VectorDriver ha studiato ogni singola componente hardware della console ibrida della casa di Kyoto e i suoi accessori, scoprendo così che buona parte dei problemi di brick segnalati dagli utenti sembra dipendere proprio dall’utilizzo di accessori di terze parti
.

A detta di VectorDriver, infatti, il modo in cui Nintendo ha gestito l’alimentazione della console e il suo consumo di energia renderebbe i modelli di Switch attualmente in commercio particolarmente vulnerabili ai rischi di sovravoltaggio causati dall’impiego di dock prodotti da aziende terze: se il dock fornito da Nintendo invia correttamente 6 V alla console, alcuni dock arrivano fino a 9 V.

La maggior parte dei brick di Nintendo Switch, secondo l’ingegnere, sarebbe perciò dovuta all’eccessivo voltaggio dei dock non ufficiali e, in misura minore, a un problema di incompatibilità con il connettore USB-C. A quanto sembra, almeno, non dovrebbero esserci problemi con le altre tipologie di accessori di terze parti che non abbiano direttamente a che fare con il connettore USB-C per il docking, come i controller. La conclusione a cui giunge VectorDriver con la sua analisi è perciò semplice: l’ingegnere consiglia infatti ai possessori di Nintendo Switch di utilizzare sempre accessori ufficiali o, quantomeno, dei prodotti di terze parti che siano certificati da Nintendo.
Cari followHz, questa storia mi fa pensare a quando in casa salta la corrente per sovraccarico dell’elettricità: se stipuli un contratto da 6 Kw/h e arrivi a 9, è chiaro che salta la corrente in sala, in questo caso è uguale: se è previsto da Nintendo che si utilizzino joycon da 6 V e qualche pazzo decide di adoperare prodotti (che tra le altre cose non vengono riconosciuti come ufficiali dalla casa) che arrivano a 9 V, è ovvio, quasi matematico che nella migliore delle ipotesi la console funzioni in maniera errata.
Io fossi in Nintendo non rimborserei gratuitamente i danni, se io ditta ti fornisco prodotti riconosciuti da me e ti dico di usare con tale console i prodotti riconosciuti dal mio marchio, c’è un motivo, sicuramente di tipo economico ma anche legato alla sicurezza.
Cari followHz, facciamo attenzione!

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