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Sono ormai passati più di quattro mesi dalla pubblicazione di Metro Exodusterzo capitolo della stupenda serie sparatutto in prima persona a firma di 4AGames, e da allora il titolo a avuto modo di riscontrare un buon successo di pubblico (a detta dell’editore THQ Nordic, le vendite sono state più che soddisfacenti, come abbiamo riportato in un articolo di qualche giorno fa).

Metro Exodus Racconti IIIl

Del resto, difficilmente si può rimanere indifferenti a un tipo di esperienza come questa, dove il giocatore si muove attraverso ambienti desolatamente ostili eppure dotati di una desolante, glaciale bellezza immersa in una quiete funerea, quella quiete che solo un mondo sfigurato dalla terribile ecatombe nucleare può donare ai brandelli di una umanità scampata al massacro, e che mostra la propria vitalità lottando per sopravvivere sia contro le mostruose creature nate dalle contaminazioni radioattive sia contro i propri simili, gente la cui sete di potere e volontà di prevaricare non si è estinta ma anzi, si è accresciuta esponenzialmente trovando terreno fertile tra i tunnel e le sale di quella che un tempo fu la grande metropolitana di Mosca e le lande deserte della Russia post olocausto atomico.

Sembra quasi sorprendente vedere come i romanzi che hanno ispirato questa serie incentrata sulle avventure di Artyom,(il giovane protagonista che in questo capitolo intraprende un viaggio a bordo del treno Aurora agli ordini del comandante Miller, padre di sua moglie Anna e capo dell’Ordine di Sparta) allo stesso modo di tante altre opere famose, sia nato da una piccola idea che un ragazzo russo ha avuto dopo aver letto che la metropolitana di Mosca, il luogo che doveva percorrere due ore al giorno per andare da casa a scuola e viceversa, era stata progettata ai tempi della guerra fredda come il più grande bunker del pianeta, collegato a una Metro 2 utilizzabile in caso di emergenza militare e ad altrettanti bunker militari tramite 200 passaggi segreti. E’ il famoso colpo di genio, quella divina o diabolica (scegliete voi come chiamarla) scintilla di intuizione che segna l’inizio del processo creativo, quello scoppio spesso originatosi da una semplice idea che porta alla nascita dei capolavori è esploso nella mente inquieta del giovane Dmitry Gluchovskij, e questi si è aggrappato con tutte le forze a quell’idea iniziando a lavorarci sopra per alcuni anni fino al momento in cui il romanzo che ne viene fuori prende definitivamente forma. A questo punto Dmitri (che nel frattempo si sta affermando come giornalista e corrispondente per varie emittenti radiofoniche e televisive) presenta l’opera a vari editori e puntualmente questi rifiutano di pubblicarla.

Dmitry Gluchovsky IV

Il nostro non si dà per vinto e prende la coraggiosa decisione di mettere l’intero manoscritto in rete rendendolo scaricabile dai visitatori in maniera del tutto gratuita! Seguendo idee e suggerimenti di migliaia di fan, stregati da questo racconto post apocalittico, Dmitri continua a lavorare sul testo e finalmente un editore decide di pubblicare l’opera che esce così in formato cartaceo nel 2005 ottenendo in poco tempo un grande successo internazionale (chissà che faccia avranno fatto i dirigenti delle case editoriali che avevano rifiutato il manoscritto. Forse staranno ancora prendendo a testate i muri dell’ufficio pensando all’occasione d’oro che si sono lasciati sfuggire).

Metro 2033 Racconti V

Tra i tanti ammiratori del libro ci furono anche alcuni sviluppatori appartenenti allo studio 4AGames, i quali decisero di lavorare a una trasposizione videoludica della storia. Incontrando il favore dell’autore, il team di sviluppatori pubblicò il gioco Metro 2033 nel 2010 per Xbox 360 e PC (Microsoft Windows) cui fa seguito nel 2013 Metro Last Light, ispirato al secondo romanzo della serie (di fatto aveva originariamente lo stesso titolo, Metro 2034) lanciato per Xbox 360, PC (Microsoft Windows), PS3, Xbox One, PC (Linux), PS4, e, infine il terzo e ultimo capitolo Metro Exodus, uscito quest’anno per PS4, Xbox One e PC (Microsoft Windows).

Metro 2034 Racconti V

Dopo i successi ottenuti dai romanzi di Metro, (riguardo il secondo capitolo, Metro 2034, val ricordare l’idea che l’autore ebbe di trasformarlo in un progetto artistico a tutto tondo collaborando con il cantante hip hop Dolphin nel creare una colonna sonora per il romanzo e con il pittore Anton Gretchko, il quale ha dato vita a una galleria di immagini fatta di dipinti a olio) Dmitri ha scritto altre opere degne di menzione come La profezia del crepuscolo (pubblicata nel 2007) altra storia a tematica apocalittica ispirata alla famosa profezia dei Maya, la raccolta di racconti satirici Storie della Madrepatria (sempre del 2007) il romanzo distopico d’ambientazione futurista Futu.re ( 2013) e Text (quest’ultimo uscito nel 2017).

Metro Last Light Racconti VII

Dunque il buon Dmitri si è costruito una più che meritata fama di grande romanziere, a lato della proficua carriera di giornalista. Chissà che i vari Gogol, Tolstoj, Dostoevsky e Bulgakov, da qualche parte non abbiano avuto modo di leggere qualcuna delle sue opere e… chissà, magari apprezzarne il talento.

Dimitri Gluchovsky VIII

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