Salve a tutti, cari FollowHz!

è con grande piacere che sono qui ad annunciare che un nuovo Silent Hill è sicuramente in sviluppo, manca solo più l’annuncio ufficiale, ma gli indizi sono davvero solidi.

Silent Hill: ecco gli indizi

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Un nuovo Silent Hill sembra essere in sviluppo e da parte della Kojima Production, perdipiù! Una delle prove sarebbe una sessione in motion capture di Fadile Waked, una modella di origini brasiliane e libanesi, residente da tempo in Giappone che ha dedicato una storia Instragram alla vicenda definendo questi scatti come “le mie foto” che confermano quindi l’identità della protagonista del gioco. Un altro dettaglio indicherebbe il coinvolgimento da parte di Sony e, secondo Jeff Grub, sarà un’esclusiva PS5 con grandissima probabilità.

VGC (VideoGames Chronicles) afferma, inoltre, in un report che non c’è un solo gioco su Silent Hill in programma, bensì tre:

  • Un remake realizzato da Bloober Team, famosi per The Medium, sembrerebbe sul secondo capitolo, non a caso, il preferito dei fan con una nuova IA, nuove animazioni, nuovi puzzle e diversi finali aggiuntivi. Inoltre, anche qui l’esclusività PS5 sembra confermata, ma solo temporanea.
  • Un piccolo spinoff forse da parte di Annapurna Interactive poiché è solo uno dei tanti studi in lista per produrne uno.
  • Un nuovo gioco della saga principale da parte di Konami.

In conclusione, sebbene non sia ben chiaro chi lo produrrà, è chiaro che almeno un nuovo capitolo è in produzione da parte di questi studi.

Silent Hill: cosa c’è da sapere

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Per i giocatori che, per qualsiasi motivo si fossero persi questa saga, oltre a poterla seguire sul mio canale Youtube, ecco ciò che c’è da sapere: innanzitutto, Silent Hill significa Colline Silenziose, un titolo vago che ha permesso al Silent Team di raccontare storie diverse, ma collegate tra di loro, almeno a livello temporale (ad eccezione del terzo capitolo che è il sequel, ambientato anni dopo, del primo capitolo). La saga è famosa sia per essere molta ricca di simbologie, tutte sensate, ma poche ufficializzate, sia per i molteplici finali, qualcuno meno serio di altri, che ha ogni singolo capitolo, tra cui il più famoso e ricorrente Finale Alieno.

  • Silent Hill: questo primo capitolo risale al 1999 per PS1 e fu un rivoluzionario survival horror perché fu il primo del genere con un protagonista che non era un soldato né una persona specializzata di altro tipo, bensì una persona qualunque. Controlleremo, in terza persona, Harry Mason che si risveglia nella città omonima e si vede costretto ad esplorarla alla ricerca della sua figlia adottiva misteriosamente scomparsa. Imbattendosi in un culto pagano il cui obiettivo è quello di far resuscitare un nuovo Dio, scoprirà le vere origini della bambina. Il gioco ha cinque finali possibili e un finale segreto. In termini di gameplay, rigiocato oggi, a differenza degli altri capitoli, penso che sia un po’ invecchiato male, ma la trama dovrebbe riuscire a convincervi a “resistere”. Non è consigliabile giocarlo nella versione italiana poiché in alcune parti, tra cui un enigma, è stato tradotto in modo errato, rendendo quindi incomprensibile questo puzzle.
  • Silent Hill 2: il capitolo più amato dal fandom, è un survival horror del 2001 per PS2. Si tratta del famoso capitolo in cui viene introdotto il Pyramid Head, questo nemico dall’aspetto spaventoso e con un cono in testa a contraddistinguerlo. Qui, controlleremo James Sunderland che raggiunge Silent Hill dopo aver ricevuto una lettera inspiegabile, redatta da Mary Sheperd, la moglie defunta tre anni prima, che spingerà James alla ricerca del fantomatico “posto speciale”. A parte stupirsi nel definire questa città un luogo romantico, questo curioso cammino si trasformerà in un viaggio di redenzione per James che cercherà in tutti i modi, dapprima negando e poi cercando di farsi perdonare, per l’insano gesto da lui compiuto. Questo gioco arriva fino a sei finali.
  • Silent Hill 3: del 2003, ambientato 17 anni dopo alla storia del primo Silent Hill, racconta della ragazza Heather, dal carattere insopportabile per molti, che si ritroverà, suo malgrado, a sconfiggere la sua vera madre, sacerdotessa del culto della città che vuole usarla per far rinascere il dio. Da notare che, a differenza degli altri Silent Hill dove il protagonista visita fisicamente la città, nella prima metà di questo terzo capitolo, è Silent Hill ad invadere la vita di tutti i giorni della protagonista.

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  • Silent Hill 4 The Room: del 2004, è il capitolo più diverso, più complesso e meno compreso all’epoca: presenta una versione di gioco molto più ansiolitica ed opprimente, grazie anche ad una parte ricorrente in prima persona del gioco. L’incipit è chiaro e semplice: Henry Townshend, un 30enne appassionato di fotografia, affitta una stanza di un appartamento. Un giorno, svegliandosi, trova la porta della sua camera chiusa con lucchetti e catene. Sebbene il gameplay possa risultare ripetitivo, poiché oltre a dover tornare spesso negli stessi luoghi, posso assicurarvi che saprà offrirvi momenti di vero terrore. Il gioco possiede 4 diversi finali.
  • Silent Hill Origins: del 2007, con questo capitolo, si torna al vecchio stile di Silent Hill, da qui forse il duplice significato del titolo non solo a livello temporale essendo il prequel del primo capitolo. Controlleremo Travis Grady, un camionista che, dopo una giornata di lavoro, prende la brillante decisione di prendere una scorciatoia che passa per Silent Hill. All’improvviso, davanti a lui appare una sinistra figura che lo costringe a fermarsi. Appena lo fa, una folta nebbia ricopre tutto e, determinato a vederci chiaro, Travis giunge davanti ad una casa completamente in fiamme e capisce che quella che vedeva non era nebbia ma cenere e fumo. Così, dopo aver sentito le urla di una bimba (Alessa Gillespie) all’interno, entra per salvarla svenendo poi appena uscito mentre stava arrivando la sirena dei soccorsi, e al suo risveglio si ritrova sdraiato su una panchina nella città di Silent Hill, vicino all’Alchemilla Hospital, dove dovrebbe esserci Alessa, poiché durante l’incendio si era ustionata tutto il corpo. Il gameplay di questo gioco introduce l’uso letteralmente di qualsiasi oggetto che vi capiti a tiro, distinguendo logicamente tra armi oneshot e armi un po’ più durature, al contrario dei precedenti capitoli dove avremo armi fisiche e armi da fuoco. Il gioco possiede 3 finali diversi.

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  • Silent Hill Homecoming: del 2008, in questo horror controlleremo Alex Shepherd, un soldato di ritorno dalla guerra, nella sua città natale Shepherd’s Glen ora nel caos, e suo fratello minore è scomparso per giunta. Mentre continua nella ricerca di suo fratello, scoprirà di più sull’Ordine del culto di Silent Hill, così come la storia della città, e il proprio passato. Sembrerebbe un capitolo, quindi, ancora precedente a livello cronologico di Silent Hill Origins e se volete recuperarvelo, evitatelo per PC perché è ingiocabile: dovrebbe essere compatibile coi joystick (come presenta il menu) ma non lo è, e con la tastiera l’ho trovato davvero poco comodo. Il gioco possiede 5 finali diversi.
  • Silent Hill Shattered Memories: del 2010, si propone come un remake del primo capitolo con un gameplay che ho trovato molto più complesso e, in generale, ho trovato ben pochi aspetti del gioco che lo rendono migliore del suo predecessore, tra cui la parte dello psicologo. Il gioco ha 5 finali diversi.
  • Silent Hill Downpour: ultimo capitolo della saga principale del 2012, controlleremo il carcerato Murphy Pendleton condannato a vari anni di reclusione presso il penitenziario Ryall State Corrections Facility, per il furto di un’auto della polizia. In cerca di vendetta per un motivo sconosciuto, Murphy convince George Sewell, una guardia carceraria che gli garantirà segretamente l’accesso alle docce per riuscire ad incontrare un altro detenuto, Patrick Napier, che dopo un breve dialogo con Murphy, che si conclude con la frase “eravamo vicini di casa..”, finisce ucciso a percosse da quest’ultimo. Nonostante sia in pieno stile della saga, rimane il meno apprezzato dai fan sia per mancanza di sorprese, sia per un combat system spartano e poco fluido.

E voi, quali capitoli preferite? Siete contenti che ne arrivi un altro? Ditecelo qua sotto!

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