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Google ha chiaramente stabilito che Stadia sarà basata, solo ed esclusivamente, su cloud e non è mai stata mai nei suoi progetti quello di creare una console hardware tradizionalmente intesa, e mai lo sarà, e ciò nonostante diverse persone hanno affermato che Google possa non disporre dell’infrastruttura adatta a poter eseguire i giochi in tutto il mondo a 1080P e 60 FPS. A quanto riferisce Gamingbolt.com, l’analista del settore Lewis Ward di IDC è dell’idea che i problemi infrastrutturali non daranno grossi grattacapi a Googleaffermando che la posizione del colosso dei servizi online si trova in una poizione più che favorevole per poter fornire anche il genere di offerta prevista da Stadia.

Alla domanda se i problemi infrastrutturali possano essere d’intralcio, ha così risposto: “Niente affatto. L’ultima cosa che mi preoccupa con Google è se sono bravi nel Web, nel cloud e nella tecnologia di rete globale. Vi sono state demo mostrate a GDC, l’apparenza usndo server situati a San Jose, quindi è decisamente “reale”.”

Sempre stando alle parole di Ward, il fatto che Google abbia rivelato Stadia e le informazioni raccolte fino ad ora costituiscono un chiaro segno che l’azienda è intenzionata a divenire un importante distributore di giochi “attraverso tutti gli schermi di gioco popolari” entro un periodo di cinque anni a partire da adesso.

Data la “potenza di fuoco” che Google ha portato sul palco per svelarlo, così come il contenuto e la visione delineati, non ci sono altre conclusioni da raggiungere se non che Google intende essere non solo un importante fornitore globale per i giochi mobile Android, ma un importante distributore per giochi di tutti i generi su tutti gli schermi di gioco popolari, entro 5 anni.”

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