Salve a tutti, cari Followhz.

Come sapete, è uscito da pochi giorni, ufficialmente (poiché, inizialmente, era in accesso anticipato) Dreams su PS4 (e, successivamente, anche per PS5). Premetto che, non avendo nessuna di queste console, non ho potuto toccare con mano l’interessante gioco che permette di fare giochi, quindi, ho potuto solo vedere le creazioni finali degli utenti. Dreams, come ben saprete, nasce dall’idea che già si vedeva nel famoso gioco “Little Big Planet” che, però, era assai limitato alla creazione di giochi bidimensionali e poco più, mentre, Dreams permette di fare qualsiasi tipo di gioco, persino delle copie spudorate di altre. Già i fan hanno creato le loro versioni di Crash Bandicoot, piuttosto che Sonic e persino Super Mario. Da segnalare anche delle interessanti versioni di Metal Gear Solid e Silent Hills PT.

FoodPorn

Ma non soltanto: nel gioco è già presente, addirittura, una sezione di foodporn che, come ben potete immaginare, si tratta semplicemente di giochi che, di fatto non sono giochi, bensì più delle opere d’arte vere e proprie dove è possibile, tramite telecamera di gioco, vedere del semplice cibo sul tavolo con una tecnica artistica ormai prossima al fotorealismo, da vedere, appunto, come un dipinto apprezzandole l’arte o… per farsi venire fame?

Ma non c’è, naturalmente, scritto da nessuna parte che le creazioni dei fan debbano essere cose serie, come è anche testimoniato dall’utente RikisCafe che ha ricreato da solo Red Dead Online… circa. Non so se lo sapete, ma Red Dead Online è famoso anche per le sue sessioni di partite online molto brevi, ebbene, è esattamente e solo ciò che succede nel suo gioco: ha creato una zona molto ristretta con un cowboy un po’ spastico perchè tanto il giocatore non deve nè può (per mancanza di tempo) fare tanti giri poichè apparirà, dopo un po’ di tempo, la scritta “Sei stato disconnesso dal server”:

Someone made Red Dead Online in Dreams from RedDeadOnline

Ma, naturalmente, oltre ai tributi dei fan, ai giochi non giochi e alle “prese in giro”, c’è spazio anche per le opere originali come Hat Kid’s Summer Vacation Dream: Open World Edition che vi suggerisco di provare gratis se avete Dreams da qui. Stavolta, infatti, questo gioco si limita a prendere ispirazione da Zelda, Spyro e Crash Bandicoot. Potete, però, ammirarlo tutti nella sua bellezza da qui:

Detto questo, come potete ben immaginare, Sony e Media Molecule si sono subito resi conto di una possibile creazione di traffico di guadagni immenso tra creatori di giochi in Dreams e chi anche si diverte a giocarli. Infatti, proprio Mark Haley, il creative director e cofondatore di Media Molecule, in una recente intervista, ha dichiarato che secondo il suo parere tra le creazioni realizzate attraverso Dreams ci sarebbero già dei progetti degni di una pubblicazione “classica”. Il problema, però, secondo lui, non è solo dal punto di vista legale, che volendo, riuscirebbero anche a risolvere, bensì dell’idea originale del progetto di Dreams con l’introduzione del denaro: “È una questione delicata perché non vuoi rovinare quel senso di condivisione e collaborazione, vuoi che tutto rimanga amichevole e il denaro può facilmente cambiare le cose“, come lui stesso dichiara.

Inoltre, hanno tutti trovato interessante anche l’idea di espandere Dreams anche su PC, così da non aver alcun limite di sviluppo legato alla console, ma gli sviluppatori hanno dichiarato che per ora non ne sono interessati, quindi, qualche speranza c’è nel prossimo futuro.

Dreams

Insomma, Dreams, risulta per tutti un gioco davvero rivoluzionario che ha le potenzialità per rivoluzionare la creazione di videogiochi, ma io, da sviluppare, mi sentirei di commentare questo capolavoro con le parole di Giacomo Poretti: “Senti, se vuoi sviluppare videogiochi, impari facendo un corso, non è che mi ciuli il lavoro”. Con queste parole, intendo dire che, è vero che i videogiochi sviluppati in Dreams non sono per nulla paragonabili ai giochi tripla A (ma già fanno mangiare la polvere a parecchi giochi indie), il problema è che è previsto dalla stessa software house un netto miglioramento che potrà, molto probabilmente, anche dare del filo da torcere ai giochi tripla A. Così facendo, inoltre, ci sarà il rischio, un giorno che tutti saranno sviluppatori e, se succederà, come ben immaginerete, nessuno lo sarà più.

E voi, cosa ne pensate? è giusto dare la possibilità a chiunque di poter sviluppare videogiochi col rischio che poi proprio tutti ne siano in grado demolendo la figura dello sviluppatore?

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