cliff bleszinski creatore gears of war non sviluppera videogiochi v6 351994 1280x720Salve a tutti cari followHz,
ci ricordiamo tutti chi sia Cliff Blezinski vero?

Vabbè, per quei pochi che non lo ricordassero, parliamo del padre di Gears of War il quale, dopo il fallimento di LawBreakers e la chiusura del suo studio appena nato, Boss Key Productions, ha deciso di abbandonare la carriera di programmatore di videogiochi essendosi reso conto che si tratta di un ambito tra i più competitivi del mercato.
Ovviamente però il caro Cliff non ha abbandonato il settore dell’intrattenimento, dato che è passato dal creare videogiochi (come detto) al produrre musical e uno di questi, “Hadestown”, ha vinto 8 Tony award (una sorta di Oscar di Broadway), regalandogli una soddisfazione che ha definito “più che necessaria” dopo il disastro che ha travolto il suo studio.
Tornato a parlare di sé attraverso Facebook dopo un’assenza durata qualche mese, racconta anche che sta cercando un editore per il suo libro di memorie, che viene proposto come il “Kitchen Confidential” dell’industria dei videogiochi e per questo non vediamo l’ora di leggerlo.

“Mi sento come se la mia vita fosse un GDR dove il mondo finalmente si apre davanti ai miei occhi e sono libero di esplorare, dopo essermi fatto il culo per 25 anni sui videogiochi”,  “Il mio nuovo lavoro/hobby è capire come funzionano gli altri settori, dalla ristorazione, a Broadway, all’editoria. Non fraintendetemi, però, i videogiochi saranno sempre il mio primo amore”.

E’ chiaro che Blezinski non ha fatto mancare i ringraziamenti ai suoi fans che, con il loro supporto gli hanno permesso di (parole sue)  costruirsi quella libertà che adesso sta sfruttando al massimo, tra ospitate alla première di Game of Thrones, capatine al Comic Con di San Diego e nuovi cuccioli di cui prendersi cura.
Dicevamo dell’uscita del libro…non vedo l’ora di leggerlo, chissà magari non si scopra qualche altarino.

Cari followHz, leggere questa notizia accostata ad una personalità come Blezinski mi fa stringere il cuore perchè come dice lui, ha dato tutto se stesso nell’industria videoludica per un quarto di secolo.
Immaginate per un attimo di impegnarvi sin da giovani per il raggiungimento dell’obbiettivo che vi siete prefissati e lo volete raggiungere con tutte le vostre forze, al punto da non prevedere neanche la possibilità di fallire, siete così convinti di riuscire nel vostro progetto da non programmare neanche un “piano B”, poi un giorno, per cause di forza maggiore arriva quel fallimento ma voi state tranquilli perchè quel fallimento vi servirà per fare una selezione, da quel fallimento capirete davvero chi vi vuole bene.
Cari followHz, non so se questo finale sia adatto o meno per un articolo pubblicato su un sito che tratta di videogiochi, però sento la necessità di scegliere una conclusione del genere (sdolcinata se volete) che ha una duplice funzione: serve a me per aprirmi ed avvicinarmi a voi lettori per conoscermi meglio.

Buona giornata a tutti!

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